Sofia Lipoli ha visitato in anteprima l’esposizione che apre il 12 giugno in Stazione Centrale a Milano dove i protagonisti sono gli squali. Ma non solo. “Squali e abissi – predatori perfetti in una terra aliena” – questo il titolo della mostra – permette infatti di conoscere le meraviglie e le incredibili forme di vita che si trovano negli abissi più profondi. Queste, plasmate dal buio assoluto e dal gelo delle acque più basse, hanno forme incredibili e sembrano appartenere ad un mondo alieno e quasi immaginario. Il buio tuttavia non è mai assoluto: le profondità abissali si accendono infatti ad intermittenza delle luci chimiche dei suoi abitanti, ovvero organismi incredibili che hanno fatto della luce l’unico loro strumento di comunicazione.
Si tratta di un vero e proprio tour sottomarino in cui si possono incontrare incredibili forme gelatinose e scoprire più di 30 esemplari di squali, predatori che popolano i mari da 450 milioni di anni, ben prima della comparsa dei vertebrati, e rimasti quasi immutati nel tempo. Dal grande squalo bianco lungo 6 metri, allo squalo tigre, al martello, al volpe, al leucas, fino al più piccolo esistente: lo squalo pigmeo.
Una sezione della mostra è dedicata anche alla salvaguardia delle specie, sottolineando come il più temibile dei predatori sia diventato in tempi moderni una preda, e come la sopravvivenza sua e di molte altre specie sia sull’orlo dell’estinzione

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