Sono entrate alla Galleria nazionale di Canberra in Australia acquistando il biglietto come due normali turiste. Poi di fronte alla serie della Campbell’s Soup di Andy Warhol, hanno messo in scena la loro protesta per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’emergenza climatica visto lo scarso impegno dei governi. Hanno scarabocchiato con un pennarello sul vetro che proteggeva le opere e hanno tentato di incollarsi a queste. Ma qualcosa è andato male: la colla era di scarsa qualità e tardava a consolidarsi, così sono state costrette ad andarsene prima di essere fermate.
Si tratta dell’ultimo episodio di una serie di azioni simili che hanno preso di mira celebri opere d’arte nel mondo, condotte da attivisti per il clima. Prima di Canberra era stata la volta di Melbourne, Madrid, Roma, Londra, Amsterdam…
Nessun danno viene provocato alle opere d’arte: si tratta di proteste per attirare l’attenzione dei media. “Come vi sentite quando qualcosa di bello viene distrutto? È quello che si prova a vedere il Pianeta distrutto davanti ai nostri occhi”. “Questo dipinto è protetto da un vetro. Non gli è successo nulla. Il futuro dei giovani è compromesso”.