Si apre oggi in Palazzo Pitti a Firenze la mostra “Rudolf Levy (1875 -1944) – L’opera e l’esilio”. Come raccontano le curatrici Vanessa Gavioli e Camilla Brunelli, Levy in fuga dal regime nazista visse i suoi ultimi (e più prolifici) anni a Firenze prima di essere deportato ad Auschwitz. Il Terzo Reich aveva ‘cancellato’ la sua produzione, marchiandola come ‘arte degenerata’. Chiude la puntata il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, che spiega perché “è un dovere morale rendere omaggio al grande pittore e ricordarne l’opera e la tragica vicenda”.

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