Giulio Cainarca, direttore di Radio Libertà, intervista Andrea Costantino, il trader milanese ancora prigioniero nell’Ambasciata italiana ad Abu Dhabi. Alla conversazione partecipa anche Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia. Una vicenda giudiziaria surreale e una sanzione di 275mila gli impedisce di rientrare in Italia. Intanto la “bomba” la sgancia il principale quotidiano degli Emirati Arabi https://www.thenationalnews.com/…/shock-as-luigi-di…/definendo così, dopo la sua candidatura come inviato speciale della Ue nell Golfo Persico, l’ex ministro degli Esteri, Luigi Di Maio: **UN “POLITICO CONTROVERSO, CON POCA ESPERIENZA, CHE HA MANDATO IN ROVINA LE RELAZIONI CON I DUE PAESI PRINCIPALI DEL GOLFO PERSICO, A CUI TROVARE UN LAVORO DOPO LA MANCATA RIELEZIONE IN PARLAMENTO”; “UN CANDIDATO COMICO”**. Di Maio viene definito “un politico controverso”, “con poca esperienza nei Paesi arabi”; un ex ministro “attualmente senza lavoro, perché non è riuscito a fari rieleggere alle ultime elezioni in Italia”; si afferma ancora che “la scelta di Di Maio ha provocato indignazione e sdegno nel Golfo Persico” Il quotidiano online cita il tweet di Mohammed Baharoon, Direttore del Dubai Public Policy Research Center: “La nomina di Di Maio deve esprimere un profondo senso dell’umorismo europeo, che mi sfugge”; Baharoon aggiunge che Di Maio è il ministro italiano “che da solo ha mandato in rovina la relazione del suo Paese con i due principali Paesi del Consiglio di cooperazione del Golfo Persico”; viene poi citato il giudizio negativo sulla candidatura di Di Maio da parte di Dania Thafer, Direttrice esecutiva del Gulf International Forum di Washington, che stigmatizza l’azione di Di Maio specialmente contro l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti, in relazione al blocco della vendita di materiale relativo alla DIfesa per cui c’era un precedente accordo risalente al 2016, bloccato da DI Maio nel 2021: è ciò che ha sempre messo in luce Andrea Costantino, indicando questo atto governativo italiano come causa politica della propria detenzione Il quotidiano emiratino cita poi Cinzia Bianco, ricercatrice dell’European Council on Foreign Relations research fellow , che dice che la scelta di Di Maio, una candidatura debole e controproducente per l’Europa, “dà l’impressione che la sua nomina serva più a trovargli un posto che a consolidare le relazioni tra Europa e Paesi del Golfo”.