Una mostra definita epocale esposta in una dei siti più prestigiosi e più belli d’Italia: la Certosa di Trisulti, antico monastero situato nel comune di Collepardo, in provincia di Frosinone, nella cosiddetta Selva d’Ecio, alle falde del monte Rotonaria (Monti Ernici). Dal dicembre 2014 il Ministero per i Beni Culturali la gestisce tramite il Polo museale del Lazio, nel dicembre 2019 divenuto Direzione regionale Musei. L’esposizione, visitata dal sottosegretario Vittorio Sgarbi e dal direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt, resterà aperta fino al 29 ottobre.

Protagonista assoluta la “Testa anatomica di Filippo Balbi”, una tavola a olio che ebbe il suo battesimo, che le assicurò subito celebrità internazionale, nell’Esposizione internazionale di Parigi del 1855. L’ Associazione Gottifredo APS, tramite una formula già collaudata nel 2018, con la Mostra “Il Cristo svelato” sulla Pietà di Girolamo Troppa, che ha rilanciato gli studi sul pittore di Rocchette di Torri in Sabina, ripropone un’esposizione incentrata su una singola opera d’arte, con l’intenzione non solo di far conoscere a un pubblico vasto il capolavoro indiscusso di uno dei più singolari pittori dell’Ottocento italiano, ma anche per “svelare” i significati ancora inesplorati del quadro che, dipinto nel 1854, fu esposto all’Esposizione Universale di Parigi dell’anno successivo. Ad illuminarci sulla storia del capolavoro del pittore napoletano che soggiornò lungamente alla Certosa è il professor Mario Ritarossi, curatore della mostra. (Continua)

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