Anselm Kiefer spiega il titolo della mostra appena inaugurata a Palazzo Strozzi a Firenze. Curata dal direttore Arturo Galansino, “Angeli Caduti” propone lavori storici e nuove produzioni, tra cui una nuova grande opera creata in dialogo con il cortile rinascimentale. Meravigliosa esposizione, è un viaggio attraverso allegorie, figure e forme che riflettono sull’identità, la poesia, le vicende storiche e i diversi pensieri filosofici. “Da sempre come artista ho voluto creare un capolavoro senza mai riuscirci”, dice l’artista mostrando “i dipinti irradiati”. “Sono stati messi in un’apposita camera per distruggerli”, spiega Kiefer. Quanto alla “Scuola di Atene”, il Maestro rivela che “quell’affresco di Raffaello” gli piace molto perché “è così pieno di vita”. “Uno sfoglia un libro e lavorano tutti insieme”, fa notare. Poi Kiefer chiarisce che per lui “ogni uomo ha in sé, chi più chi meno, una parte femminile”. “Non c’è questa distinzione netta”, puntualizza il Maestro. E a proposito del titolo spiega: “Quando Dio creò il mondo vi fu subito un’insurrezione di angeli, poche alcuni aspiravano ad essere come Dio”.

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