Lorenzo Zurino, presidente del Forum Italiano dell’Export (Ief), è l’ospite di questa nuova puntata di Art’èRumore – la rubrica di Libero Tv, la Tv di Liberoquotidiano – in collaborazione con Beconomy.it con i grandi personaggi del mondo dell’arte, della cultura, dell’economia, dell’imprenditoria italiana.
Zurino, una storia italiana di successo e di made in Italy, punta di diamante dell’economia italiana, con la sua azienda, The One Company, movimenta più di 70 milioni di euro di cibo italiano esportato negli Stati Uniti e in Israele, risponde così alle domande di Nicoletta Orlandi Posti e di Alessandra Mori su cultura, arte, economia, made in italy, export. Lui, giovane imprenditore di Sorrento, ha dato vita ad un progetto all’insegna dell’innovazione e della bellezza.

Nel 2021 ha acquistato l’isola di Altavilla nell’arcipelago siciliano sopra Marsala: un luogo ricco di storia dalla natura incontaminata e per oltre trent’anni dimenticata. Altavilla, nota anche come Isola Grande o Isola Lunga, fino agli anni ’60 era abitata da una comunità di poche centinaia di persone, agricoltori e lavoratori delle saline, poi però è stata gradualmente abbandonata. E ora rinasce in tutta la sua bellezza grazie a un progetto basato sull’innovazione. Del resto Zurino non ha dubbi: “La bellezza salverà il mondo”, dice per poi aggiungere: “Insieme alla gentilezza”.

E anche grazie al coraggio degli imprenditori. “E’ per questo che il claim scelto a Ravenna è stato un verso di Dante della Divina Commedia: “De’ remi facemmo ali al folle volo”, che si riferisce ad Ulisse che invita i suoi compagni a varcare le Colonne d’Ercole alla ricerca di avventura e conoscenza”. Un invito agli esportatori, imprenditori un po’ folli e molto coraggiosi che sfidano gli ostacoli ogni giorno”. E nelle ore in cui il nuovo governo istituisce il Ministero per le imprese e il made in Italy commenta: “L’istituzione del dicastero riporta in auge anche l’idea dei Padri della Costituzione, che “con estrema lungimiranza videro nel Made in Italy la più grande possibilità di crescita e di successo per l’Italia. “Sono felice di questa trasformazione che a mio avviso era evidente- calca- è il segno che questo governo ha ascoltato e recepito le nostre voci di imprenditori proveniente da Ravenna, un passo che riconosce finalmente una dignità ministeriale al made in Italy, all’export, al commercio estero.
“Da Ravenna (dove si è tenuta la “Cernobbio dell’Export” da lui fondata e organizzata- vedi tutti i servizi su BeconomyTV) lo avevamo detto in maniera chiara, avevamo necessità di essere di nuovo rappresentati. L’Italia in fondo è un popolo di mercanti, nasciamo mercanti, dalle repubbliche marinare in poi ed ora finalmente una governance che si occupa di made in Italy”. Quali gli scenari futuri per l’export, dopo la novità del ministero creato ad hoc? “Sono certo- risponde- che si instaureranno delle collaborazioni per far sì che si possa sempre più conquistare mercati nuovi”. Ma quanto vale davvero l’export italiano? “Vale un terzo del nostro prodotto interno lordo, pensiamo- spiega Zurino- che il ‘fatturato’ dell’Italia è pari circa a 1500 miliardi e 580 miliardi lo fa tutto ciò che noi esportiamo oltre confine, un asset strategico per l’economia”. Quanto può valere? “Non può che raddoppiare”. “Ci sono mercati nuovi che ci aspettano- ne è sicuro- e penso alla Malesia, al Vietnam, all’Australia in gran parte sconosciuti dal made in Italy e che devono essere presidiati”.

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